“E’ solo un cane, lasciatelo stare e pensiamo alle persone! E’ questo che disse un membro della mia squadra, quando vide cosa dovevamo fare per raggiungere quel povero cane. Quelle parole gli sono costate care”

Le forti piogge hanno portato allo straripamento del fiume Rouge a Southfield in Michigan. Tanti danni, gente rimasta senza casa, zone evacuate e un cane in pericolo. Nemo è una femmina di pitbull e si è trovata travolta dalle acque. È riuscita a rimanere incastrata fra un groviglio di alberi che, per quanto rendano difficile il recupero, le hanno impedito di essere portata via dalla corrente. Quando un uomo dei soccorsi ha visto il cane, ha subito mobilitato la squadra per salvare l’animale.

“E’ solo un cane, lasciatelo stare e pensiamo alle persone! E’ questo che disse un membro della mia squadra, quando vide cosa dovevamo fare per raggiungere quel povero cane. Quelle parole gli sono costate care”

I soccorritori sono arrivati con un’imbarcazione a chiglia piatta per poter raggiungere il cane. La situazione è difficile perché ci sono tantissimi tronchi e rami ovunque, anche sotto l’acqua. Bisogna stare attenti di non sbattere contro i detriti per evitare danni alla barca.

Una volta giunti nelle vicinanze di Nemo hanno dovuto utilizzare un mezzo marinaio per poter prendere il cane dal collare visto che non potevano avvicinarsi ulteriormente. Una volta avvicinato il cane alla barca, un operatore lo ha preso per il collare e si sono allontanati un po’ da quella zona per poterlo issare. Nemo era molto nervoso e poco collaborativo e hanno dovuto trovare un punto dove non rischiassero di capovolgersi nel caricare il cane sulla barca.

Appena Nemo è stato issato a bordo, hanno raggiunto la riva dove c’era l’ambulanza veterinaria ad aspettarlo. Lo hanno avvolto in una coperta e portato dai veterinari esperti nei casi di ipotermia. Infatti le acque erano gelide e il povero Nemo stava soffrendo per il freddo, oltre ad avere diverse lacerazioni e unghie rotte. Probabilmente aveva cercato di mettersi in salvo ma i rami e i tronchi lo avevano ferito.

I veterinari hanno messo subito Nemo in terapia intensiva con flebo di liquidi riscaldati in modo che entrino nel sangue tiepidi e aiutino a mantenere la temperatura del corpo. Inoltre è stato messo in una cuccia apposita dove la temperatura costante e la presenza di una termocoperta aiuteranno il corpo di Nemo a ritrovare la sua temperatura.

I soccorsi sono arrivati giusto in tempo, ancora mezz’ora e Nemo sarebbe stato irrecuperabile. Fortunatamente sembra che l’ipotermia non gli abbia lasciato strascichi. L’uomo che in principio si era opposto al salvataggio, ha avuto una bella ramanzina. Gli è stato detto che se non è disposto a salvare qualunque vita, è meglio che cambi mestiere

Nemo ha corso un grosso pericolo, ma grazie ai suoi soccorritori sarà solo un ricordo!

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