Roma: “Stavo passeggiando con il mio cane, quando si è fermato improvvisamente. Mi sono accorta in tempo che aveva preso qualcosa in bocca, qualcosa che mi ha lasciata davvero amareggiata. Tutti coloro che hanno cani devono sapere e prendere precauzioni”

Le persone ignoranti sono ovunque. Roma non fa eccezione! Sono stati trovati dei bocconi di pane farciti con chiodi. È una stramaledetta tecnica che utilizzano certi menomati mentali per uccidere gli animali randagi. Ad accorgersene è stata una donna che ha denunciato il fatto alle autorità e su Facebook, per allertare i proprietari di cani. Non solo pane con chiodi, ma anche polpette fatte con spugne fritte, bocconi di carne avvelenata e chi più ne ha più ne metta.

Una donna ha raccontato: “Stavo passeggiando con il mio cane, quando si è fermato improvvisamente. Mi sono accorta in tempo che aveva preso qualcosa in bocca, qualcosa che mi ha lasciata davvero amareggiata. Tutti coloro che hanno cani devono sapere e prendere precauzioni”

Certo, chi ha un padrone è fortunato perché sarà lui a stare attento ai posti che frequenta e a evitare che l’animale raccolga qualcosa per strada (a proposito, la museruola non serve solo a evitare che il cane morda qualcuno, ma serviva anche a scongiurare il pericolo di ingerire cose nocive), ma agli animali senza casa, chi ci pensa? Loro possono subire tranquillamente queste violenze? È ora di smetterla con questi maltrattamenti nei confronti degli animali, è ora che chi procura dolore e morte, a qualsiasi essere vivente, paghi pesantemente.

Purtroppo la questione delle “polpette mortali” per i nostri amati amici a 4 zampe, è una problema che esiste già da diverso tempo, ma sembra che la moda dei chiodi nel cibo sia diventata molto più presente nel territorio Romano. Si consiglia quindi a tutti di tenere gli occhi aperti, perché basta un attimo per rischiare la vita dei nostri amati pelosi.

Il Lazio, purtroppo, non è nuovo a questi comportamenti, infatti è di poco tempo fa il caso del lupo trovato impiccato con un biglietto del suo killer.

A tutti quelli che puntano il dito sui lupi che, a loro dire, gli mangiano il gregge o sui cinghiali che scendono in città per mangiare, vorremmo ricordare che siamo noi che abbiamo alterato i loro cicli vitali, siamo noi che abbiamo la pretesa di dire quando devono crescere, quando devono calare, dove devono stare. L’uomo è l’ultimo arrivato, in ordine cronologico, sulla terra ed è quello che ha procurato più danni in assoluto. Abbiamo la pretesa di comandare su tutto e su tutti ma la natura, prima o poi, ci presenterà il conto e, sicuramente, sarà un conto molto, ma molto salato.

Rispettare gli animali è un modo per far capire alla natura che abbiamo percepito la sua importanza.

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