Piccolo gorilla abbraccia il suo amico ferito da una trappola dei bracconieri. Quando il gruppo del baby gorilla è partito, lui non è riuscito a seguirli a causa della ferita, ma il suo piccolo amico gli è rimasto accanto fino alla fine.

Fasha è un piccolo gorilla di tre anni che ha vissuto una situazione molto problematica. Sua mamma lo ha abbandonato per unirsi ad un altro gruppo e il padre adottivo, Isabukuru, è morto per le complicazioni dovute ad alcune malattie!

Fasha vive nel Parco Nazionale dei Vulcani, in Rhuanda e da poco ha subito un grave danno alla caviglia a causa di una trappola messa da un bracconiere. Per quanto i volontari del The Dian Fossey Gorilla Fund International cerchino di proteggere il gorilla, capitano  incidenti come questi perché i bracconieri sono disposti a tutto.

I membri dell’associazione non riuscivano più a trovare Fasha, e quando si sono messi sulle sue tracce, hanno trovato una trappola disattivata e Fasha era appeso con una corda ad un albero. Appena lo hanno liberato, Fasha è ritornato al suo gruppo. Il giorno dopo, i volontari, si sono accorti che la caviglia di Fasha stava peggiorando e hanno dovuto sottoporto ad accertamenti e cure. Quando il gruppo del piccolo gorilla è partito, Fasha non poteva tenere il passo perché ancora debole, ma un altro gorilla, orfano come lui, lo ha consolato e aspettato.

Icyroro ha aspettato Fasha e lo ha incoraggiato per tutto il tragitto. Quando sono arrivati a destinazione, Io ha abbracciato con affetto. Ora i due gorillini hanno trovato un nuovo padre adottivo, Kubaha, che si prenderà cura di loro accogliendoli nel suo gruppo.

I membri dell’associazione raccontano che: “Le trappole dei bracconieri come quella che ha catturato Fasha non sono destinate ai gorilla. I cacciatori cercano le antilopi per la loro carne anche se nella foresta è vietata la caccia. Non si possono salvare i gorilla senza lavorare prima con le comunità locali che condividono la stessa casa.
Con solo 880 gorilla rimasti sul pianeta dobbiamo lavorare su tutti i fronti per assicurare la loro sopravvivenza a lungo termine”.

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