Una vita chiuso in una gabbia fuori da un ristorante e costretto a bere alcolici per intrattenere la clientela…finalmente Gjina è fuori da quell’inferno

Gjina è uno dei tanti orsi che ancora oggi giorno vengono tenuti in gabbia dai ristoranti per attirare e divertire la clientela, ma lei è fortunata perché adesso grazie all’intervento dell’associazione  Four Paws International può finalmente godere della libertà in un santuario per orsi cresciuti in cattività.

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Gjna aveva trascorso una vita in gabbia era irrequieta, così ogni giorno le facevano bere fino a 20 birre, era un modo per farla stare calma ed era anche divertimento dei clienti che le offrivano alcolici e cibi per niente adatti a lei. gjina-ours-biere-four-paws-7

Lei è una dei tre orsi che sono stati salvati recentemente dalla  Four Paws International, ma si calcolano ancora una cinquantina di orsi tenuti in condizioni davvero tristi con lo stesso scopo di attirare la clientela.

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La povera Gjina viveva in una gabbia di 8 m x 8, sotto il sole e le intemperie. Non è stata una sorpresa da parte dei veterinari dell’associazione, scoprire che la sua salute era davvero pessima, la povera orsa pesava appena 69 kg, ne avrebbe dovuti pesare 200.gjina-ours-biere-four-paws-15

Pensavano che la sua ripresa sarebbe stata lenta e difficile, invece ritrovarsi libera di camminare sul terreno, sull’erba o di farsi qualche bagno nello stagno, gli ha dato la voglia di vivere e i suoi progressi sono stati davvero sbalorditivi nell’arco di poco tempo.gjina-ours-biere-four-paws-6

Adesso Gjina si sta godendo la su ritrovata libertà insieme agli altri due orsi salvati. “Non saranno mai più costretti ad esibirsi o bere e mangiare cibi non adatti a loro. E cosa più importante, hanno lasciato per sempre l’isolamento e la brutalità della cattività”, ha commentato la squadra della Four Paws. Se volete aiutare gli orsi tenuti in cattività, potete firmare la petizione che richiede la liberazione di tutti gli orsi utilizzati come attrazione, firmando qui.

Nel video si possono vedere le immagini dei primi passi di Gjina nella sua nuova casa, libera e felice di non essere più rinchiusa.

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