“Non vuoi più il tuo animale domestico? Donacelo, lo sfamiamo alle tigri”: l’annuncio shock dello zoo di Aalborg

“Non vuoi più il tuo animale domestico? Donacelo, lo sfamiamo alle tigri”: l’annuncio shock dello zoo di Aalborg

Uno zoo danese ha scatenato una tempesta mediatica con un’iniziativa tanto pragmatica quanto controversa: invitare i cittadini a donare animali domestici indesiderati — conigli, porcellini d’india, polli e persino cavalli di piccola taglia — per utilizzarli come alimento per tigri, leoni e linci in cattività .

La motivazione ufficiale

Lo zoo di Aalborg giustifica la scelta come un tentativo di “imitare la catena alimentare naturale”, garantendo ai carnivori una dieta integrale con carne, pelo, ossa e organi, così da promuovere comportamenti naturali e il benessere animale .
Secondo Pia Nielsen, vicedirettrice della struttura, questa pratica è in uso da anni in Danimarca e considerata “normale” tra gli enti zoologici . I contribuenti possono anche beneficiare di agevolazioni fiscali per donazioni di cavalli (es. 60 cent/kg) .

Come funziona la donazione

Gli animali devono essere in buona salute, accompagnati da documentazione (come passaporto equino) .

È possibile consegnare fino a quattro esemplari per volta, negli orari specificati dallo zoo .

Gli animali vengono portati in vita, valutati da un veterinario, sottoposti a eutanasia con metodi “indolori” e poi impiegati come foraggio per i predatori .

Reazioni e polemiche

La comunicazione cruda e operativa dello zoo – rafforzata da immagini forti come quella di una lince che ringhia – ha polarizzato l’opinione pubblica. Da un lato, alcuni lodano la coerenza ecologica e l’efficienza anti-spreco; dall’altro, molti si dicono scioccati dalla prospettiva di consegnare un animale domestico per nutrire grandi felini .

In seguito all’ondata di critiche, lo zoo ha chiuso i commenti sui social, invitando a mantenere un tono moderato e riservando le risposte alla posta privata .

Il dilemma etico

Il caso di Aalborg solleva questioni profonde: qual è il limite tra benessere animale, pratiche etiche e gestione economica di uno zoo? Dove si colloca il confine tra compassione e utilitarismo? Molti ritengono che l’affetto verso un animale domestico sia incompatibile con la sua trasformazione in cibo, soprattutto se il processo è raccontato con freddezza operativa .

🧭 Cosa significa oggi

La campagna rilanciata da Aalborg Zoo rappresenta una scelta estrema che sfida la sensibilità collettiva. Anche se giustificata come funzionale e naturale, rischia di essere vissuta come disumanizzante e priva di empatia verso gli animali da compagnia. In un mondo sempre più attento ai diritti degli animali, il pubblico sembra non essere pronto ad accettare il “riciclo organico” come soluzione accettabile.

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