“Non sapevamo come fosse finito in acqua quella creaturina. Era esausto ma non era un animale domestico, se avessimo provato a prenderlo, si sarebbe spaventato rischiando di annegare…” Quello che hanno fatto per salvare l’animale è davvero commovente.

E’ successo a Swann Creek. L’equipaggio di una imbarcazione stava lavorando sulla nave, quando sono rimasti sorpresi nel vedere da lontano qualcosa che si muoveva nell’acqua. Era un piccolo animale che nuotava cercando di restare a galla. I presenti non hanno capito subito di cosa si trattasse, ma fortunatamente erano persone di cuore, e hanno voluto verificare che l’animale non avesse bisogno di aiuto. Quando si sono avvicinati un po’,  inizialmente hanno pensato che si trattasse di un cagnolino gettato in acqua da qualche uomo meschino. Invece vedendolo più da vicino sono rimasti sbalorditi.

Si trattava di un procione o orsetto lavatore, che stava nuotando disperatamente per restare a galla. Dalla sua espressione sembrava chiedesse aiuto, ma allo stesso tempo trattandosi di un animale selvatico, avrebbero rischiato di spaventarlo e magari di farlo annegare. In pochi secondi l’idea geniale: un uomo prende un giubbotto di salvataggio e lo lega ad una corda. Gettano il giubbotto in acqua e subito l’animale sembra capire che quella è la sua salvezza e lo afferra con tutte le sue forze.

“Non sapevamo come fosse finito in acqua quell’animale. Era esausto ma non era un animale domestico, se avessimo provato a prenderlo, si sarebbe spaventato rischiando di annegare. Poi ci è venuta l’idea geniale.”

In pochi secondi l’animale sale sulla sua “scialuppa di salvataggio” improvvisata, ma non potevano tirarlo a bordo, né tornare sulla terra ferma con l’imbarcazione. Così decidono di calare in acqua un piccolo motoscafo, un uomo afferra la cima della corda, la attacca al motoscafo e lentamente trascina l’animale verso la terraferma.

Questo salvataggio è stato davvero emozionante, non erano volontari animalisti, erano semplici persone che hanno dimostrato che per loro, salvare quell’esserino era più importante di qualunque cosa.

Arrivati sulla terraferma l’orsetto lavatore si è diretto verso il boschetto.

“Potrei risultare stupido a dirlo, ma quando siamo arrivati sulla terraferma, il procione ha corso per qualche metro, poi si è girato e mi ha guardato, per poi scomparire tra i cespugli. Ho avuto l’impressione che con quello sguardo mi dicesse ‘grazie!'” ha detto l’uomo

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