Non basta vedere gli animali chiusi in gabbie, bisogna vederli agonizzare. In uno zoo hanno buttato un asino vivo tra le fauci delle tigri. L’animale ha lottato mezz’ora per la sua vita mentre le tigri se lo mangiavano vivo e i bambini guardavano. L’unica pensata del pubblico è stata di girare un video.

Diventano sempre più aberranti le notizie che ci arrivano da circhi e zoo dove per divertire il pubblico e fare soldi sono sfruttati in maniera crudele gli animali. E la colpa non è di zoo o circhi, ma degli spettatori che finanziano queste atrocità. In uno zoo in Cina, per soddisfare la perversione mentale dei loro spettatori, hanno deciso di gettare un asino vivo, nelle fauci di tigri affamate.

L’asino ha tentato disperatamente di salvarsi da quella fine tremenda, ma gli aguzzini l’hanno spinto in acqua dove è stato attaccato subito dalle tigri che hanno scatenato tutto il loro istinto naturale. Ben inteso, le tigri si sono comportate come la loro natura gli impone, ma quegli esseri schifosi che hanno fatto questo. Perché non ci si buttano loro in acqua per farsi sbranare dalle tigri.

Troviamo barbari gli antichi romani che organizzavano lotte tra animali feroci e gladiatori, e non ci scandalizziamo se sono gettati animali vivi e inermi nelle fauci di belve?  Siamo più barbari oggi che duemila anni fa.

Qualcuno ha girato il video e l’ha pubblicato su Facebook oltre ad averlo utilizzato anche per denunciare l’accaduto. Era già in programma la stessa fine per una capra, ma fortunatamente questa è stata salvata. Non si sa come proseguiranno le cose presso questo zoo. Forse sarà chiuso. La cosa veramente lancinante è che fra gli spettatori c’erano tante persone con i propri figli. Come fai a portare un bambino a vedere queste cose? Come fai a non pensare al bene di tuo figlio che dovrebbe crescere con l’amore e il rispetto nei confronti di tutte le forme di vita, perché i bambini amano gli animali, è diventando adulti che il cervello prende vie strane.

Tutti i luoghi dove gli animali sono utilizzati per divertimento degli esseri umani, sono luoghi da evitare perché, nel migliore dei casi, sono sottoposti a regimi e ritmi che non fanno parte della loro natura.

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