Lo avevano curato con tanto amore, insieme ad un altro leone maltrattato, dopo averli salvati da un circo. Quando finalmente erano guariti ed erano pronti a godere della loro nuova vita nel santuario, sono stati trovati decapitati, scuoiati e mutilati.
Giuseppe e Liso sono due leoni che erano stati salvati da un circo illegale in America Latina ed erano stati portati in questo santuario dove sono accolti i leoni maltrattati. Purtroppo il destino non è stato molto clemente con loro e ha deciso di porre fine alla loro vita per mano dei bracconieri proprio nel luogo dove avrebbero dovuto vivere sereni e lontani dai pericoli.
Il personale dell’Emoya Big Cat Sanctuary che si trova in Sud Africa è sconvolto. Il fatto è successo domenica sera, ma nessuno si è accorto di nulla fino a lunedì mattina. Quando sono stati scoperti i corpi dei due animali senza vita e mutilati. Tutto il personale del santuario sta lavorando per capire come sono andate le cose e come possono essere entrati i bracconieri che si sono portati via testa, zampe e pelle dei leoni.
È stato lanciato anche un appello su Facebook anche per spiegare la presenza di persone armate che girano per il parco. Ovviamente hanno paura di un altro attacco simile. Sicuramente, entrare nel santuario, è stato particolarmente facile. Purtroppo il bracconaggio è una piaga veramente dolorosa e in continuo aumento. Il mese scorso sono stati uccisi due cuccioli di rinoceronte per prendere il loro corno. L’orfanotrofio per rinoceronti, per paura di nuovi attacchi è stato costretto a chiudere. Il bracconaggio è la minaccia più grande della fauna africana e questi attacchi ai rifugi dove si cerca di difendere gli animali in difficoltà, creano molta preoccupazione perché dimostra che questi esseri aberranti, per soldi, sono disposti a tutto.
La colpa però non è solo dei bracconieri ma di tutte quelle persone che comprano oggetti derivanti da avorio o pelle o ossa di questi esseri. Se questo mercato smettesse di esistere, gli affari dei bracconieri diminuirebbero visibilmente. Probabilmente non sparirebbero del tutto perché, in particolare nel mondo asiatico, esiste ancora la credenza che alcune parti di animali abbiano doti curative e sono inserite nella loro “farmacopea”. È incredibile come nel 2000 ci siano ancora persone che vivono con la mentalità dell’uomo preistorico. I volontari del santuario, però, hanno comunicato che anche se hanno il cuore affranto, sono determinati a continuare e questi assassini non riusciranno mai a fermare i loro intenti.
