Noi li maltrattiamo, li torturiamo, li consideriamo poco più che oggetti ma loro continuano a salvarci e a rischiare le proprie vite per noi. Vogliamo ringraziare anche i cani che hanno partecipato alle ricerche nell’incendio della Grenfell Tower. Grazie eroi a quattro zampe.

Un disastro lascia sempre con un nodo allo stomaco, con un senso di incredulità che sfuma nello stordimento. Le disgrazie causate da terremoti, nubifragi, incendi, atti terroristici ci colgono sempre psicologicamente impreparati.

Pensiamo a quelle povere persone che sono perite nello svolgimento della loro vita quotidiana, persone che, come ultima immagine davanti ai loro occhi, hanno il terrore.

I disastri però, non coinvolgono solo le vittime, ma anche tutti quelli che, in qualche modo disperato, cercano di portare la salvezza a qualcuno. Loro, fortunatamente, sono sempre pronti ad agire.

Questo è quello che è successo nell’incendio della Grenfell Tower, dove i soccorritori, incuranti del pericolo, hanno lottato fino alla fine per cercare dei superstiti.

Al fianco dei vigili del fuoco c’erano agenti a quattro zampe. Cani addestrati nella ricerca di persone ancora vive. I cani della LFB (London Fire Brigade) sono muniti di speciali scarpette per proteggere le zampe da ustioni, vetri o oggetti taglienti che potrebbero lesionarli. Il loro fiuto arriva dove la tecnologia ancora non è riuscita a giungere.

Anche nel pericolo, le squadre cinofile sanno come muoversi senza riportare ferite o traumi. I cani vengono utilizzati spesso per ricercare sopravvissuti in caso di incedi, terremoti e valanghe. Non solo! I cani ci aiutano in tantissimi lavori per la difesa dell’uomo e per questo motivo dovrebbero essere sempre rispettati e riconosciuti. Purtroppo, a volte, non ci sono sopravvissuti e anche per i nostri amici pelosi è come una sconfitta. Poter trovare una persona viva li ripaga dell’estrema fatica che devono sopportare. Basta guardare queste foto per capire lo sforzo a cui sono sottoposti durante le ricerche. Guardate i loro occhi nella prima foto. Devono ancora partire per le ricerche, sono concentrati, ma sereni. Alla fine, dopo le ricerche, i loro occhi sono tristi, stravolti dalla stanchezza. In questa occasione il fuoco non aveva lasciato superstiti.

Grazie eroi a quattro zampe!

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