Legavano i cani con una corda attorcigliata su se stessa. Poi sollevavano il povero animale spaventato, che si ritrovava a fare decine di giravolte in aria, per poi cadere nel torrente ghiacciato. Alcuni di loro morivano all’impatto, per il troppo stress. Aiutatemi a fermarli firmando la petizione.

In alcune zone del mondo sembra che la civiltà non sia arrivata. L’evoluzione della specie si è fermata nel tempo. In questo caso parliamo di un rito barbaro e crudele perpetrato a danno dei cani.

Siamo in Bulgaria, dove le tradizioni più sanguinarie e violente sono state mantenute da una popolazione che sembra faccia fatica ad adeguarsi al mondo moderno. Continua a coltivare riti e miti antichi di secoli come quello del cane spinning. La credenza è quella che il cane che subisce questo trattamento resti in buona salute e senza rabbia. Grazie che resta in buona salute, se supera questo trattamento crudele, tutto quello che potrebbe accadergli in seguito, sembrerà una passeggiata. Ma possibile che ci sia gente che crede ancora a questi riti tribali?

Il cane è legato al petto con una corda. Poi è sollevato e fatto girare, come su una giostra. Uno strattone improvviso scioglie il nodo e il cane cade nelle acque ghiacciate del fiume.

Secondo chi fa questo rito, il cane non soffre (io ci metterei loro al posto del cane) comunque molti cani sono morti annegati perché quando cadono in acqua, restano traumatizzati e non hanno subito la capacità di reagire.

Nel 2006 il governo bulgaro ha vietato questo rito, ma le persone ignorano il divieto e ogni 6 marzo si riuniscono per le loro usanze barbare. Fortunatamente sono tante le persone che non partecipano più a queste crudeltà e c’è chi sostiene che il rito si esaurirà da solo. Alcuni tradizionalisti che hanno voluto mantenere il rito, senza far uso di cani vivi, utilizzano quelli imbalsamati messi a disposizione delle autorità.

Change.org ha lanciato una petizione per dire basta a queste mostruosità. Firma anche tu per mettere la parola fine a questo scempio. Dimostriamo che l’umanità è andata avanti e che i riti atavici non hanno più motivo di esistere.

 

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