Le persone del posto sono riuscite a fermare un uomo con la moto che aveva legato il suo cane al veicolo e lo trascinava sull’asfalto.

Purtroppo le persone che non sanno riconoscere il valore degli animali, sono ancora tantissime nel mondo. Troppi ancora non hanno capito cosa vuol dire assumersi la responsabilità di prendersi cura di un animale. Dare amore e rispetto in cambio di un amicizia sincera, di una amico fedele come mai si potrà trovare in un essere umano.

Quello che è accaduto pochi giorni fa sta facendo imbestialire gli utenti nei social. Si tratta di un video pubblicato, dove si vede un uomo che è stata fermato dalla gente perché trascinava il suo cane legato ad una moto.

E’ successo a Berazategui, in Argentina e gli abitanti della zona sono stati i primi a riuscire a fermare il tizio con la moto che trascinava il suo cane sull’asfalto. Si sente chiaramente una donna imprecare e insultare l’uomo, accusandolo di aver bruciato il cane a forza di trascinarlo.

“Ci stavamo dirigendo verso la Av. Calchaqui e questo tarato è passato affianco a noi e ovviamente abbiamo fatto mezzo giro per fermarlo. Il cane non ce la faceva più, abbiamo subito chiamato il 911 mentre altre persone si avvicinavano” racconta un testimone nonché salvatore del cane.

Gli agenti di polizia risposero subito alla chiamata e scoprirono che l’uomo Boliviano non aveva neanche i documenti del veicolo. Nel frattempo, altri testimoni chiamarono  organizzazioni che si occupano dei diritti degli animali Il cane era terribilmente disidratato e aveva gravi lesioni sulla spalla, causate dallo sfregamento sull’asfalto bollente, per il resto era fuori pericolo.

Non si sa se l’uomo verrà processato per il crimine di maltrattamento, ma per il momento il cane è ospite dal suo salvatore. Purtroppo ha bisogno di una casa, dato che l’uomo non può tenerlo con se perché ha già altri 5 cani.

Un’altro testimone ha commentato. “non sono un animalista né amo particolarmente gli animali come mia moglie, ma quando ho visto quella scena, si è risvegliato in me l’istinto di lottare per la loro difesa  e impedire che venga loro fatto del male”.

 

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