La lettera del poliziotto al suo cane deceduto che ha commosso migliaia di amanti degli animali

Fredrik lavora come addestratore di cani nella polizia della provincia di Skåne in Svezia. Per oltre sei anni ha lavorato con il suo pastore tedesco, ma ora, a causa della sua età avanzata, il collega e amico di Fredrik è diventato un angelo.

In una lettera struggente, il poliziotto descrive i suoi sentimenti per il suo amato amico a quattro zampe.
Queste sono le parole del polizia Fredrik verso il suo cane:

“Alla fine è arrivato il giorno che non volevo che arrivasse, sapevo molto bene che  sarebbe stato inevitabile… Ma perché adesso? E ‘troppo presto. 

Yack mio collega più vicino, il mio caro amico ed eroe della mia famiglia, oggi te ne sei andato via nel sonno. Non avevi più la forza e mi ha fatto male vederti mezzo paralizzato senza controllo delle tue zampe posteriori. 

Il dolore e la sofferenza sono insopportabili. 

Per più di sei anni e mezzo abbiamo camminato insieme giorno e notte, ci siamo addestrati,ci siamo allenati in modo da poter fare tutte le cose meravigliose che hai fatto in nome della polizia.

Hai trovato persone scomparse permettendo ai loro cari di smettere di preoccuparsi , trovasti anche persone senza vita affinché i loro parenti avessero una risposta alle loro domande, hai trovato oggetti grandi e piccoli sulle scene del crimine, hai scoperto tantissime sostanze stupefacenti, hai inseguito un sacco di ladri. Tu stesso hai acciuffato qualcuno di loro che ha cercato di continuare a scappare, hai combattuto contro i fanatici di calcio, ti hanno lanciato petardi, bottiglie e pietre, sei rimasto a pancia in su un giorno intero mostrando pazienza per farti accarezzare dai bambini e scattare foto.

Uno dopo l’altro.

Tu mi stavi proteggendo, stavi proteggendo i nostri colleghi e molte altre persone per ridurre l’impatto di attacchi. 

Hai fatto tutto quello che ti ho chiesto, e lo hai fatto anche molto bene, sei stato nominato per due volte il miglior cane della polizia.

Tante volte sei finito a terra, e tante volte ti sei scrollato e rialzato, ma questa volta non poteva essere cosi.

Yack mio caro amico, mi manchi e hai lasciato un vuoto incolmabile nella mia vita”.

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