La guerra alle pellicce sta dando i suoi frutti tra personaggi imponenti e gente comune. Giorgio Armani ha dichiarato: “Mai più pellicce nelle mie collezioni”- Mentre proprietari di attività commerciali sfoggiano cartelli di divieto molto particolari.

Per decenni animalisti di tutto il mondo hanno combattuto per ottenere questo risultato e finalmente si stanno cominciando a vedere i frutti della coscienza. Sempre più persone sono convinte che eliminare dal guardaroba l’uso di pellicce che derivano da animali, sia la scelta più giusta e umana. Personaggi imponenti della moda come grandi stilisti stanno cambiando ottica adeguandosi al volere del pubblico, ma anche persone sconosciute stanno dando il loro contributo, come la donna divenuta ormai popolare dopo aver appeso un cartello all’ingresso del suo bar nel centro di Monza, che vieta l’ingresso alle pellicce.

Un semplice gesto che ha fatto notizia e ha dato esempio, così come la dichiarazione di “re Giorgio” fatta l’anno scorso, ma messa in pratica solo da pochi mesi.

“Sono felice di annunciare – ha dichiarato lo stilista – il concreto impegno del Gruppo Armani alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali nelle proprie collezioni. Il progresso tecnologico di questi ultimi anni ci ha consentito di raggiungere valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali. Proseguendo il processo intrapreso da tempo, la mia azienda compie quindi un passo importante che testimonia la particolare attenzione alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale”.

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Questa decisione è stata divulgata a marzo del 2016 ma prima di lui già molti stilisti avevano aderito alla Fur Free Alliance tra cui Calvin Klein, Hugo Boss, Tommy Hilfiger, Stella McCartney, Zara e tanti altri.  Gli animalisti hanno definito l’adesione di Armani al protocollo come: ” una giornata storica”. Simone Pavesi, il responsabile della Lav Moda Animali Free ha dichiarato:

“fa onore alla Maison Armani e rafforza una strada già tracciata e consolidata dalla Lav in anni di campagne antipellicce del mondo”. “Gli estimatori dello stile Armani – continua Pavesi – saranno entusiasti : è una scelta di vero stile per il re della moda, amato e apprezzato in tutto il mondo. Un segnale inequivocabile per il settore, da tempo sollecitato a convertirsi verso una produzione non cruenta”.

Sembra che finalmente sempre più persone stiano prendendo coscienza, tutti possiamo fare qualcosa per sensibilizzare ed educare al rispetto degli animali, anche nel nostro piccolo. Forse un giorno si potrà puntare ad una legge che vieti anche questo crudele modo di “utilizzare gli animali”.

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