La Fondazione che aiuta gli animali domestici sfollati a causa del conflitto tra Ucraina e Russia

I brutti bombardamenti che stanno colpendo l’Ucraina, stanno costringendo moltissime persone a evacuare dalla propria città, portando con sé tutto il necessario. Molti di loro preferiscono non lasciare nulla, compresi i loro animali domestici, portandoli con loro ai confini. Sono molte le foto che circolano, in cui possiamo vedere famiglie scappare con i loro animali, e alcuni hanno deciso di portare con loro addirittura il loro pesciolino all’interno di un piccolo acquario. Per questo motivo, questa fondazione di tutela degli animali, Casa Lui Patrocle, sta dando il suo aiuto per far fronte a eventuali problemi dei cittadini con i loro animali.

Casa Lui Patrocle

La fondazione Casa Lui Patrocle si trova in Romania, a Suceava, a 40 chilometri dal confine con l’ucraina. Vista la brutta situazione che stanno passando le famiglie Ucraine, l’associazione ha voluto dare il proprio contributo, aiutando le famiglie che vorrebbero entrare in Romania con i propri animali.

“Daremo tutto il nostro sostegno per trovare alloggio, cibo e cure veterinarie agli animali delle famiglie bisognose, indipendentemente dalla loro specie”,

scrive l’associazione in un post su Facebook.

La fondazione ha aggiunto anche che daranno sostegno alle famiglie dei poveri animali, in quanto come priorità c’è comunque la vita umana.

I volontari dell’associazione hanno a che fare ogni giorno con situazioni davvero tristi. Ad esempio, le povere famiglie che entrano attraverso la dogana di Siret, e quindi che vorrebbero lasciare la Romania per recarsi in altri paesi come Israele o India, siano impossibilitate a portare con loro i loro cari animali domestici.

A questo punto, i famigliari chiedono in lacrime ai volontari dell’associazione di accudire i loro animali, e di trovargli una famiglia per bene che si prenda cura dei loro cuccioli. Si tratta di scene davvero strazianti.

L’associazione fa di tutto per aiutare queste povere famiglie e i loro animali, grazie al loro centro che può ospitare fino a 300 e un piccolo santuario per gli animali di grossa taglia.