Il cane guida ha un modo così dolce di aiutare la sua mamma umana

Per alcune persone, certi animali sono una parte assolutamente fondamentale della vita.

Ci sono situazioni in cui, determinati compagni a quattro zampe, rappresentano il miglior aiuto possibile che si possa trovare.

Ne sa qualcosa al riguardo Bracha Fischel, una pittrice istraeliana, dotata di un talento straordinario, che purtroppo è affetta da tetraplegia.

Questa particolare malattia che ha colpito il suo corpo, le ha reso impossibile utilizzare sia le braccia che le gambe.

La donna ha solamente l’utilizzo del volto, del busto e di una piccola parte delle mani.

Nonostante questo suo atroce handicap, la donna continua a mantenere la sua vita ricca di impegni e di passioni, anche grazie all’aiuto del suo cane.

Per compensare le sue necessità, un anno fa è stato affidato a Bracha un cane guida di nome Donna.

Con lei è stato amore a prima vista e tra loro si è creato un legame così forte da essere davvero incredibile. Sembra quasi che si conoscano da sempre.

Donna aiuta la sua padrona in tutte le attività quotidiane, come aprire una porta o raccogliere degli oggetti da terra. Inoltre ha anche imparato a “nutrire” Bracha, tenendo un cucchiaio con la bocca e nutrendola come si farebbe con un bambino.

Donna hilft mir beim Essen

Posted by Bracha Fischel on Monday, September 21, 2020

In questo anno ha sempre svolto in maniera egregia i suoi compiti, dimostrandosi un’assistente davvero fantastica.

Quando Bracha si occupa della pittura, Donna le porta i pennelli, o gli strumenti di cui ha bisogno.

La stessa artista ha rivelato che ormai, questo cane è diventato una parte fondamentale del suo processo creativo. La sua vita non sarebbe lo stesso senza di lei e non riuscirebbe più ad immaginare le sue giornate senza averla al suo fianco.

Ormai, quando la donna termina un dipinto, sa che il merito è anche del suo cane, che non l’ha solo supportata emotivamente, ma anche fisicamente.

Una storia simile è un chiaro esempio di come gli animali possono essere, per certe persone, più importanti di qualunque altra cosa.

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