Golden Retriever abbraccia un orsacchiotto in ospedale per paura quando non ha nessuno accanto

Le immagini di questo Golden Retriever con la “bambola elefante” stanno commuovendo il popolo della rete, intenerita sia dalla dolcezza del Fido sia di quella dei dottore. Portata in uno studio veterinario per una visita di controllo, il Fido rimane perennemente abbracciato al peluche, il suo migliore amico. Spaventato dall’essere in clinica, ha bisogno di compagnia, come dimostra il suo comportamento, portato all’attenzione degli internauti, che hanno presto reso le fotografie virali, attraverso un fitto passaparola.

Veterinaria visita cane

I dottori “ascoltano i battiti del cuore” di entrambi, anche se il giocattolo non ne ha. Una pensata davvero astuta per mettere il cane a proprio agio, in un ambiente sicuro. L’atmosfera percepita è di totale protezione, lontana da eventuali minacce. Attraverso un semplice accorgimento, riescono a conquistare immediatamente la fiducia del tenerissimo paziente, che avverte il bisogno di tutto il conforto possibile, in un momento tanto delicato e fonte di ansia quale può essere la visita in ospedale.

Cane dalla veterinaria

Data l’esperienza accumulata sul campo, lo staff dei sanitari sa bene come mettere il piccolino a suo agio. Con l’amore e la delicatezza nei loro confronti, si creano le condizioni ideali per eseguire gli accertamenti sotto i presupposti ideali. Le immagini, visibile qui sotto, le troverete irresistibili.

Già in tanti hanno reagito con commenti dolcissimi al gentile contributo, condiviso sui social da diversi amanti di animali. Attualmente dei post contano oltre 16 mila reazioni e più di un centinaio di commenti. Numerosi internauti augurano al cane di venire presto adottato, da una famiglia che lo sappia capire, accettare e ricoprirlo d’affetto, senza mai farlo sentire inadatto.

Il processo di adattamento può essere abbastanza complicato all’inizio per i randagi, ma in tal caso dovrebbe essere più facile del previsto, data la natura docile e mansueta del cane, la cui purezza di sentimenti, abbinata alla radicata gioia di vivere, lo rendono il “coinquilino” ideale.

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