Feste religiose e tradizioni barbariche dove gli animali sono vittime: avviene anche in Italia, una tradizione aberrante che si festeggia in provincia di Salerno. Ecco cosa fanno in onore della Madonna.

Molti riti religiosi sono andati a prendere il posto dei riti pagani, occupando solo il giorno e aggiungendo una processione con relativa statua di Santo o Madonna, ma non sono riusciti a cancellare certi comportamenti tribali che alloggiano ancora nell’ignoranza e nelle credenze ataviche.

Questo è il caso della Madonna delle Galline a Pagani, una tradizione aberrante che si festeggia in provincia di Salerno. La storia si rifà a un evento (tutto da confermare) del XVI secolo secondo cui delle galline, razzolando, portarono alla luce un’icona della Madonna che era stata sotterrata, continua la leggenda, per evitare che fosse sottratta dai saraceni. Da quel giorno, in segno di devozione, alcuni offrono delle galline. Fin qui non ci sarebbe niente di male, ma perché ucciderle? Se non fosse stato per le galline, quell’icona non sarebbe stata trovata, quindi è un controsenso! Inoltre, l’usanza di offrire la morte di un animale è veramente barbara e inconcepibile nel nostro secolo.

La festa, se così la vogliamo chiamare, si tiene la prima domenica dopo Pasqua. A volte agli animali sono legate le zampe e spezzate le ali per evitare che scappino via. Dopo una giornata in quelle condizioni, con il frastuono, il dolore, senza acqua e senza cibo, alla fine dei fuori d’artificio, la gente urla “al miracolo” perché gli animali non si muovono più. Più che miracolo, è ovvio che le galline sono mezze morte e non hanno neppure la forza di muoversi. Insomma, una festa che si potrebbe svolgere, come fanno tanti, con degli animali finti senza far soffrire le povere galline, inoltre sarebbero sicuri di poter gridare al miracolo che quelli finti non si muovono sicuramente.

Comunque per questa barbaria senza senso è stata fatta anche un’interpellanza parlamentare e speriamo che si riesca a mettere la parola fine a quest’usanza incivile.

Articoli correlati