Escursionista cammina per 7 ore con un grande cane ferito sulle proprie spalle: l’incontro casuale ha cambiato la vita ad entrambi

Talvolta il caso può fare in modo che a una grande sfortuna faccia seguito una circostanza molto favorevole. È avvenuto con l’incontro inaspettato di un’escursionista e di un cane ferito, imbattutisi l’una nell’altro nel posto giusto al momento giusto. Questa storia dettata dal caso è ambientata in Idaho (USA), sui sentieri che conducono alla vetta di oltre 11.000 piedi della Table Rock Mountain. Il 5 luglio 2018 Tia Vergas stava cercando di raggiungere la cima del monte, quando ha avvistato improvvisamente un cane gravemente ferito.  

Il cane, un grande Springer Spagnel inglese, era visibilmente disidratato e affaticato. Inoltre, dato che una delle sue zampe era slogata e gonfia, non era in grado di camminare autonomamente. Di fronte a quella inaspettata apparizione Tia non ha potuto fare a meno di fermarsi per cercare di offrire il suo aiuto concreto all’animale in difficoltà. Le persone che avevano compiuto lo stesso percorso prima della donna erano andate avanti senza fermarsi, forse perché convinte che il padrone del cagnolone lo avrebbe raggiunto di lì a poco. Ma Tia non aveva intenzione di lasciare il cane dietro di sé, senza sapere cosa ne sarebbe stato di lui. Così, ha preso una decisione coraggiosa: caricare l’animale ferito sulle spalle e camminare per cercare soccorso.

In un primo momento Tia ha camminato con il cane sulle spalle per un miglio, fino a raggiungere il padre. Quest’ultimo era andato avanti e stava aspettando la figlia per proseguire il percorso, che si stava rivelando troppo difficile da percorrere in solitaria. Dopo che la donna aveva raggiunto il padre si sono palesate le prime difficoltà, soprattutto perché neve e detriti coprivano il percorso più facile. Il viaggio di ritorno, durato ben 7 ore, è stato denso di fatica e di dubbi. A causa della mancanza di visibilità, Tia e il padre si sono persi diverse volte. In un punto in cui la strada era particolarmente impervia, Tia ha dovuto mettere il cane sul grembo per poter sdraiarsi a terra e proseguire. “Lo sporco era così sciolto che continuavo a cadere” – ha raccontato – “così l’ho messo in grembo e sono scivolata sulla neve per un po’.”

Nel faticoso viaggio di ritorno Tia si è imbattuta in alcuni escursionisti che le hanno comunicato di aver trovato un biglietto alla fine della strada. Il biglietto recava scritto che qualcuno aveva smarrito il proprio cane di nome Boomer. Dopo sette estenuanti ore con 40 libbre sulle spalle, l’escursionista ha finalmente raggiunto la strada, dove ha trovato il contatto della famiglia che cercava Boomer.  “Quando li abbiamo chiamati, la prima domanda che hanno posto è stata se fosse morto”. I padroni, infatti, avevano perso ogni speranza, dato che il cane era caduto da un dirupo di 30 metri ed era rotolato per ben 60 metri.

Dato che i proprietari di Boomer si stavano trasferendo in Arizona, Tia ha chiesto loro se poteva tenerlo. La prima famiglia del cane era così commossa da quello che lei aveva fatto per lui che hanno accettato. L’incontro con Tia ha rappresentato per Boomer l’occasione per la propria salvezza, ma anche per Tia imbattersi nel cane è stato il colpo di fortuna in un momento di difficoltà. Infatti, il figlio di Tia era in un campo di supporto emotivo a causa di un tentato suicidio. Uno dei suggerimenti che i medici avevano dato a Tina per aiutare suo figlio a capire cosa gli stava succedendo era che affrontasse sfide difficili per se stessa, come scalare la Table Rock Mountain. L’incontro causale ha quindi salvato la vita a entrambi.

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