Due investigatori scoprono che in un allevamento di cani razza Beagle una mamma ha nascosto i suoi cuccioli per paura

Sebbene gli allevamenti di cani siano legali, non sempre le condizioni di vita degli esemplari che vi nascono sono appropriate. Anzi, in alcuni casi si assiste a veri e propri maltrattamenti nei confronti degli esemplari allevati, costretti a vivere in spazi ridotti, con pochi viveri e sottoposti a modalità di riproduzione inadeguate. Purtroppo non è sempre possibile individuare con facilità questo tipo di allevamenti, così moltissimi cani finiscono per trascorrere settimane o mesi nella sofferenza e nella frustrazione.

Per fortuna, però, ci sono persone che lavorano per portare alla luce queste ingiustizie. E’ il caso di Debra Tranter e di un suo collega, che hanno scoperto la sede di un orribile allevamento di Beagle a New South Wales, in Australia. In realtà, i due investigatori avevano già effettuato un sopralluogo nell’allevamento, prima di scoprire che, in tempi più recenti, la situazione era persino peggiorata. Infatti, dopo la prima indagine Debra aveva segnalato l’allevamento alle autorità, che avevano redarguito i proprietari sull’inadeguatezza della loro struttura.

Evidentemente, però, quell’intervento non era valso a nulla. Infatti l’anno seguente, quando sono tornati in quel luogo nascosto e inospitale, i due investigatori hanno fatto un’orribile scoperta. I Beagle si trovavano stipati in scatole di legno di pochissimi metri quadrati, erano circondati da urina e feci, e condividevano gli spazi con i topi. Inoltre, per la frustrazione e per il terrore, molti di loro avevano preso l’abitudine di mordere il legno dei contenitori. Ovunque si respirava un’aria di incuria e sofferenza.

Un cane, in particolare, ha colpito l’attenzione di Debra, perché dall’area della sua gabbia proveniva un lamento indistinto. Solo dopo molti minuti di ricerche i due investigatori hanno scoperto la fonte di quei rumori. Provenivano dalla fessura strettissima di un muro, dove si trovavano i cuccioli del Beagle. La mamma, nel tentativo di proteggerli da quella sofferenza e dagli allevatori, li aveva posti lì.

“Questa povera madre ha dovuto partorire su questo pavimento sporco e non aveva un posto sicuro dove mettere i suoi cuccioli”, ha detto Debra. “Era circondata da tutti questi altri cani che abbaiavano, quindi ha nascosto i suoi cuccioli nel muro perché quello era l’unico posto sicuro“. Grazie a un ulteriore intervento delle autorità, i membri di un’associazione per la protezione degli animali sono tornati sul posto e sono riusciti a prelevare i cuccioli. Speriamo che nel frattempo i crudeli responsabili siano stati puniti, e che quell’allevamento pieno di dolore abbia chiuso i battenti per sempre.

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