Gli ultimi istanti di una bebè di orango con la sua mamma, destinata a morire per aver protetto il suo piccolo…

Non è possibile leggere questa storia e non uscirne con il cuore pieno di tristezza, ancor più difficile è capire come certi umani riescano ad agire in questo modo senza avere il minimo rimorso di coscienza. Questa storia ha origine in Africa, dove l’essere umano continua a distruggere intere foreste per costruire piantagioni, interi ecosistemi distrutti che costringono gli animali che vi vivevano ad uscire allo scoperto e spesso a chiedere aiuto alle popolazioni vicine per un po’ di cibo o di riparo. Ma l’essere umano ormai ha ben poco di umano, e il risultato della richiesta di aiuto di una mamma di orango con il suo piccolo è finito in tragedia.
Quando la mamma di orango si è avvicinata al paese disorientata e debole, in cerca di cibo e riparo, la reazione della popolazione è stata terribile, hanno cominciato a tirarle sassi e a colpirla con ogni cosa, ma l’unica cosa a cui ha pensato questa mamma premurosa è stato di abbracciare il suo piccolo e proteggerlo con il suo corpo, qualcosa che le è costato la vita. Non contenti del male che le avevano fatto hanno cercato successivamente di annegarla ma la mamma ha continuato a lottare. Allora l’hanno legata e l’hanno rinchiusa in una gabbia insieme al suo piccolo

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La mamma era distrutta e ormai in fin di vita ma aveva ancora la forza di abbracciare per l’ultima volta il suo bebè, mentre il suo piccolo cercava di mordere le corde per liberarla. Poi pero è intervenuto un veterinario di Animal Rescue appena è entrato a conoscenza dell’accaduto, li ha liberati e portati in un luogo sicuro, ma per la povera mamma era troppo tardi ed il piccolo orango è rimasto orfano.

Il piccolo è stato chiamato Peni ed ha trascorso 4 anni con Animal Rescue dove gli anno insegnato ciò che gli avrebbe insegnato sua madre se l’essere umano non avesse messo fine alla sua vita, senza motivo. Presto Peni verrà rimessa in libertà in un luogo sicuro, dove potrà vivere libera e si spera felice fino a quando l’essere umano non raggiungerà anche quel luogo.

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