Dalmata è stata salvata dopo che le hanno tagliato le zampe anteriori in un mattatoio cinese
Oggi vogliamo farvi conoscere la storia di una cagnolina di nome Emma Roo.
La sua storia merita di essere conosciuta, per via delle grandi difficoltà che ha dovuto sopportare nel corso della sua vita.
Questo animale è nata in Cina con un evidente difetto agli arti.
Proprio a causa di questo è stata abbandonata dai suoi allevatori e se non fosse stato per l’intervento di alcuni soccorritori, sarebbe finita in un mattatoio, dato che in questi paesi, la carne di cane è commercializzata in quanto commestibile.
Emma è stata salvata nel 2017, dopo che ormai sia le sue zampe anteriori, che la coda e la punta delle orecchie erano ormai state tagliata.
Era appena una cucciola di 8 settimane, quando è stata costretta a vivere questa drammatica situazione.
Dopo essere stata salvata è stata affidata all’organizzazione americana Dalmatian Rescue of South Florida.
I suoi soccorritori sapevano benissimo che all’estero le sue chance di essere adottata sarebbero state maggiori.
Una volta giunta negli Stati Uniti, la sua foto è stata condivisa online, permettendo ad eventuali persone intenzionate, di poterla adottare.
È stato così che Misha Rackcliff l’ha scoperta e nonostante abitasse a 5 ore di macchina dal rifugio in cui si trovava la cagnolina, ha compreso che doveva entrare a far parte della sua vita.
Una volta ottenuta la sua custodia, c’è voluto del tempo per farla abituare a lui. In Emma Roo si era creata una sorta di paura intrinseca degli uomini, a causa delle vicende tristi della sua vita.
Le è stata affiancata una terapeuta, per riuscire a superare questa particolare paura e Misha, con i suoi modi gentili è riuscita ad avvicinarla e a creare un legame con lei.
Con il passare del tempo, questo cane ha imparato cosa sia l’amore di una famiglia e ha compreso la gioia di vivere con qualcuno che ti desidera veramente.
La sua famiglia adottiva è molto coinvolta nelle attività volte a porre fine alla vendita di carne di cane in Asia e Emma Roo si è trasformata in una sorta di manifesto vivente, di questa particolare propaganda.
