“Ci hanno detto di fare un servizio su una donna che era deceduta. Quando siamo arrivati alla veglia, siamo rimasti a bocca aperta: 58 cani randagi si erano presentati alla veglia.”

Ventanilla è una città del Perù dove abitava Fabiola Gonzàlez. Questa donna speciale, ha dedicato la vita a salvare i cani abbandonati.

Il suo grande cuore gli ha permesso di salvare e curare tantissimi cani randagi. È arrivata ad ospitare decine di cani nella sua casa. Purtroppo, un problema di salute l’ha colpita improvvisamente e gli animali sono rimasti senza la loro madre umana.

Un funerale speciale

Il giorno del suo funerale però, non erano presenti solo i famigliari e gli amici di Fabiola. C’erano anche 58 cani che volevano rendere omaggio alla persona che gli aveva donato amore, affetto e cure.

Le riprese di questo commovente momento sono state fatte da una televisione locale. La tv locale era presenti per documentare la fine di questa donna tanto conosciuta e amata dagli animalisti.

Il marito sembra non sia stato in grado di prendersi cura di tutti gli animali. L’uomo non aveva altra scelta che chiedere assistenza finanziaria e offrire in adozioni alcuni di loro.

Il legame che univa Fabiola ai suoi cani, non sarà mai spezzato, vivrà sempre nei loro cuori. Nel video si vedono cani che restano abbandonati e tristi sul pavimento, altri che sembra aspettino il risveglio della loro amata amica.

Sarebbe bello se qualcuno portasse avanti il grande amore di Fabiola. Il grande affetto che ha dimostrato ai cani randagi: il riconoscimento che loro gli dimostrano è il più bel sentimento che si possa vedere. Sicuramente lei vedrà tutto questo dall’alto del cielo e il suo cuore si riempirà di gioia e di felicità e da lassù continuerà a proteggerli.

Speriamo che il marito ci ripensi, se riusciva la donna, potrebbe riuscirci anche lui e, magari con aiuti economici, potrebbe continuare l’opera meravigliosa che aveva iniziato sua moglie.

Guardate questo video perché è veramente commovente l’affetto e il rispetto che i cani dimostrano alla loro mamma umana.

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