“Abbiamo chiamato la cagnolina, ma lei non si muoveva da quella posizione, non usciva dall’acqua. Ci siamo avvicinati lentamente per non farla spaventare, ma quando l’abbiamo sollevata, abbiamo capito “

Guardate il dolce musino di questo cagnolino e domandatevi chi può avergli fatto del male, chi può aver abusato di lui con tanta crudeltà! Qualcuno di quelli che “ammazzano per noia” o i suoi proprietari? La risposta, tutto sommato non ha importanza, si tratta sempre e comunque di criminali. La cagnolina, in condizioni pietose, è stata trovata in un alveo del torrente Amaseno, un breve corso d’acqua che si trova nella provincia di Frosinone. Il recupero, effettuato da volontari per la salvaguardia degli animali, ha richiesto molta attenzione perché la cagnetta era in condizioni veramente brutte.

“Abbiamo chiamato la cagnolina, ma lei non si muoveva da quella posizione, non usciva dall’acqua. Ci siamo avvicinati lentamente per non farla spaventare, ma quando l’abbiamo sollevata, abbiamo capito che non aveva neanche la forza di reggersi in piedi. L’abbiamo trasportata subito dal veterinario.” spiega un volontario

Appena sono riusciti a portarla a riva, l’hanno caricata sul mezzo e portata immediatamente dal veterinario per le prime cure d’emergenza.

Il presidente dell’associazione Fare Verde ha personalmente esposto denuncia indicando tutte le generalità del proprietario che, a questo punto, sarà convocato per capire se è responsabile dei fatti o se la cagnolina era stata portata via da qualcuno, anche se non risulta una denuncia di furto in tal senso. La dolce cucciola ora è nelle mani dell’associazione ambientalista che se ne sta prendendo cura, anche se, purtroppo, le sue condizioni sono veramente preoccupanti. Il presidente dell’associazione, amareggiato per l’ennesima violenza sugli animali ha dichiarato: “Purtroppo solo lo scorso anno la nostra associazione ha dovuto combattere contro chi ammanettava i cavalli. Questa volta facciamo i conti con un atto di brutalità inaudita ai danni di una povera cagnolina di dolcezza infinita con l’amara constatazione che al peggio non c’è mai fine. E’ per questi motivi che Fare Verde ha sporto formale denuncia all’Autorità Giudiziaria contro chi ha commesso tale crimine”.

Gli atti di maltrattamento nei confronti di animali, nonostante siano state leggermente peggiorate le pene, sono in continuo aumento quindi è doveroso chiedere a gran voce un duro inasprimento di pena contro chi commette atti criminali  verso gli animali perché chi lo fa dimostra di non avere un gran rispetto per la vita.

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