Cagnolina paralizzata costretta alla riproduzione e poi abbandonata come se non avesse alcun valore (VIDEO)

Ecco la storia di questa Bassotta che purtroppo non ha avuto una vita facile. Molto giovane la nostra bassotta, ha già vissuto una storia veramente da brividi. Nata all’interno di un allevamento e con una malformazione, è stata sfruttata come se fosse un oggetto. Il compito che le è stato affidato era quello di dare alla luce molti cuccioli per portare un notevole guadagno all’allevamento.

Bassottina sfruttata

La storia

Questa dolce bassotta si chiama Maria, la sua vita è sempre stata difficile. In effetti il destino è stata crudele con la cucciola, nata da proprietari allevatori e che non le hanno riservato mai un briciolo di affetto. Per queste persone la cagnolina era semplicemente una macchina nata per sfornare cuccioli e portare loro guadagno.

La piccola era nata con una malattia molto rara che le aveva paralizzato il corpo dal bacino in giù. Nonostante questa sua condizione, poteva dare alle luce dei cuccioli, ma i suoi allevatori l’hanno portata al limite. Durante la sua ultima gravidanza Maria si lamentava spesso per via del dolore persistente. Per evitare che perdesse tutti i cuccioli che aveva in grembo, i padroni la portarono dal veterinario che disse a queste incaute persone che la cagnolina avrebbe avuto bisogno di un taglio cesareo per far nascere i suoi cuccioli.

mamma con i cuccioli

Il costo di tale operazione sarebbe stato piuttosto salato, si parlava di circa 3000 dollari. Gli allevatori non avevano nessuna intenzione di pagare e quindi decisero di disfarsi della cagnolina. Maria venne quindi lasciata in strada. Per fortuna se ne accorse l’associazione Friends Of Emma Medical Rescue che non solo l’ha portata in salvo, ma l’ha anche assistita durante il parto. Per Maria è stato il primo incontro con l’amore, con qualcuno che la coccolasse e non la trattasse come un oggetto. Oggi sia Maria che i suoi cuccioli hanno trovato famiglia vivendo finalmente la loro favola a lieto fine dopo anni di maltrattamenti e l’abbandono.

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