Cagnolina abbandonata in aeroporto dai suoi padroni: Nube si è lasciata morire dalla tristezza

Preparatevi a piangere, perché la storia che vi andremo ora a raccontare, avente per protagonista una cagnolina abbandonata, sarà un colpo al cuore. Non ci stancheremo mai di dire quanto sia un atto crudele, privo di compassione alcuna. Talvolta è, purtroppo, impossibile prendersi cura del proprio amico a quattro zampe fino alla fine dei suoi giorni. D’altro canto, ci sono soluzioni molto meno traumatiche, tipo cercare un nuovo proprietario o affidarlo a un rifugio.

Cane si lascia morire dopo essere stato abbandonato

Ovviamente, nulla sarà come avere la vecchia famiglia, e le ripercussioni psicologiche iniziali saranno, quindi, notevoli. Ma inferiori rispetto a piantarlo in asso, senza curarsi di quale sarà il suo destino. Ancora oggi la pratica è, ahimè, diffusa, anche in Italia, specie durante la stagione estiva, appena prima di partire alla volta delle vacanze. La piaga risulta, comunque, diffusa in ogni angolo del Pianeta, pure in Sud America. Le vicende del cane Nube Viajera (nuvola in viaggio) vi lasceranno un profondo senso di amarezza.

Abbandono cane

Fuori dall’aeroporto di Bucamaranga, in Colombia, i genitori adottivi l’avevano abbandonata. Lei sperava di rincontrarli un giorno, perciò rimaneva sempre nei paraggi, in attesa del ritorno della famiglia. Che non ebbe mai un ripensamento. Con il passare dei giorni Nube cominciò a perdersi d’animo. Il personale dell’aeroporto cercava di sostenerla, le portava da mangiare ogni giorno, affinché capisse che non era sola. E le piccole attenzioni gli avevano permesso di andare avanti, almeno per un periodo.

Cane abbandonato in aeroporto

Ciò fino a quando smise di mangiare. Ormai il suo corpicino era diventato pelle e ossa. Con il cuore spezzato dalla tremenda delusione, l’istinto di sopravvivenza era venuto meno e morì. Il veterinario Alejandro Sotomonte Nino, della Colombian Animal Protection Foundation, la sottopose agli accertamenti in seguito alla triste dipartita. Confermò le prime impressioni: il Fido aveva iniziato a sviluppare una forte depressione, da cui il digiuno, portato avanti fino in fondo. 

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