Scienziato trova un martin pescatore, un volatile incantevole che sembra dipinto. Quello che ha fatto l’uomo per studiare l’animale, ha indignato tutti.

Si sa, gli scienziati sono curiosi per natura, ma, alla base di tutto, dovrebbe esserci il rispetto della vita. Per Christopher Filardi, direttore del Pacific Program del Centro per la conservazione e la biodiversità del Museo Americano di storia naturale di New York, non è così.

 

L’uomo, infatti, si è recato nell’ isola di Guadacanal, nel Pacifico sud-occidentale,  zona considerata habitat naturale del martin pescatore, un uccello dal piumaggio particolarmente variopinto. Qui ha avvistato abbastanza velocemente un martin pescatore che ha fotografato minuziosamente e poi lo ha catturato per osservarlo. Questo lo fanno normalmente tutti gli studiosi che, prima di rilasciare l’animale libero, gli mettono un anellino di riconoscimento per poterli censire. In questo modo si può controllare la crescita o la diminuzione della popolazione e le migrazioni. Tutto questo è fatto per il loro bene e ci si aspettava che anche Filardi facesse la stessa cosa. Invece no! L’uomo, con estrema freddezza e crudeltà ha ucciso l’animale per poterlo studiare meglio.

Il martin pescatore vive lungo i fiumi dell’Europa, Asia e Nord Africa.

Ne esistono poco meno di 1000 esemplari e, nonostante il bassissimo numero, non  è considerato a rischio d’estinzione imminente. Mah, forse bisogna aspettare che siano estinti per fare qualcosa?

Comunque, il suo piumaggio è fantastico e il suo volo molto elegante. Chi ha avuto l’occasione di vederlo racconta che le sue piume sono come un dipinto.

Gli ecologisti ritengono che il gesto di questo scienziato sia stato inutile e molte associazioni animaliste hanno condannato il comportamento di Filardi. Nonostante le critiche, lo scienziato non è per nulla pentito della scelta che ha fatto. Chiedersi il perché di questo gesto non ha senso, perché non c’è una spiegazione, la morte dell’uccello non ha dato maggiori risposte per poter proteggere e salvare la specie. Quello di Filardi è stato un puro gesto egoistico per soddisfare esclusivamente la propria curiosità malata.

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