In questa città cani e gatti randagi vivono felici – Il progetto di tutela e protezione degli animali randagi, ha cambiato le loro vite

Una grande opportunità per i cani randagi, di avere una vita migliore pur non avendo una dimora fissa. E’ un progetto molto interessante che è stato presentato e messo in pratica nella città di Rio Grande del Sur, in Brasile. In questa cittadina sono diversi i cani e i gatti randagi che vengono accuditi dalla comunità, cosi è stato deciso di tutelare i “cani comunitari” facendo alcune modifiche e introducendo una legge che li protegge.

In accordo con gli abitanti, il comune e le autorità della zona, i cani randagi che risiedono nella zona riceveranno delle agevolazioni. Per cominciare, in sei diversi punti della cittadina, il comune ha predisposto delle cucce di legno nelle strade, in punti strategicamente “non fastidiosi”, cosi che i cane che vengono accuditi da anni dal vicinato abbiano anche un riparo.
I primi posti scelti per le cucce sono stati i posti dove alloggiano cani da più di 5 anni, nella piazza principale, vi sono tre cani che da più di 5 anni vengono nutriti dagli abitanti della zona, sono state messe tre cucce anche li, con la supervisione e la pulizia degli stessi abitanti che hanno aderito.
Acqua e cibo vengono sovvenzionati dal comune attraverso appositi distributori, dove anche gli abitanti possono contribuire.
Vi è un servizio mobile di pronto intervento per soccorrere eventuali animali in difficoltà o con problemi di salute, sempre sovvenzionato dal comune attraverso donazioni, queste unità potranno intervenire anche su randagi non comunitari ma in quel caso verranno curati e messi in adozione. Inoltre è stata istituita una legge sul controllo della riproduzione degli animali comunitari, che vengono sterilizzati. Per animale comunitario si intende, cani o gatti che abitualmente si aggirano per le strade, che non hanno un proprietario ma che vengono alimentati da un gruppo specifico nel vicinato. Questi animali vengono tutelati dalla legge e non possono essere catturati o presi, dagli organi di controllo (canili ecc).

A proporre il progetto, ormai in funzione da 5 anni, è stata una vigilante Eaine Analhia, 39 anni, insieme a Ketty Machado, Silvia Fogacha e altri quattro amici. Il progetto è stato proposto per migliorare la coesistenza delle persone con gli animali che vivono per strada.

https://youtu.be/WEfjT8U-UKk

Dovremmo imparare da questi buoni esempi ed esigere dalle nostre autorità di operare seriamente a favore della vita degli animali, perché una società giusta e con dei valori non si costruisce con il maltrattamento o uccisioni degli animali, bensì rispettando le loro vite.

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