Papà con Alzheimer riprende brevemente la parola con il cane di famiglia

La nostra vita è fatta di alti e bassi e dobbiamo viverla così com’è, prendendo tutto quello che il destino ci riserva. Ci sono alcune persone, però, che arrivate a una certa età, perdono la capacità di ragionare in maniera normale: sono quelli affetti dall’Alzheimer o da altre patologie simili.

Queste persone perdono la capacità di parlare, non si ricordano molte cose e perdono addirittura la capacità di parlare. Il protagonista di questo video è una di queste persone. A filmarlo è sua figlia che racconta che suo padre ha l’Alzheimer e non riesce più a parlare perché ha preso quasi completamente l’uso delle parole.

Ma quando sta con il suo cane, quest’uomo cambia in maniera radicale. Riesce a tornare quasi normale e, la cosa più straordinaria, torna a parlare. La figlia ha voluto immortalare uno di questi momenti speciali che vi invitiamo a guardare. Il cane gli sta vicino… sente anche lui che l’uomo ha bisogno del suo aiuto e ha un comportamento pacato e sereno.

L’uomo lo accarezza piano sulla testa e sulla schiena. Poi il cane gli porta il suo osso giocatolo e in quel momento avviene il miracolo: l’uomo comincia a parlare. Gli chiede cosa ha portato e gioca con lui. Definisce il giocatolo “coso” forse perché non si ricorda come si chiama. Poi gli dice una delle cose più commoventi mai sentite:

“Mi prenderò (cura) di te. Tu ti prenderai (cura) di me?” Non usa la parola cura che probabilmente non ricorda ma il senso delle sue parole sussurrate è chiaro. La figlia ha ammesso che ha sentito il bisogno di piangere in quel momento. Solo chi ha conosciuto la devastazione che questa malattia porta nel cuore delle ‘persone può capire quello che si prova in quei momenti.

La cosa straordinaria di questo video è vedere come il cane riesce a strappare quest’uomo dalle grinfie della malattia e riportarlo alla normalità. La figlia dell’uomo ha aggiunto un’altra cosa importante. Ha chiesto a tutti di passare più tempo con i propri genitori e di parlare con loro il più possibile perché non si sa mai se non è l’ultima volta in cui potrete farlo.

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