Cane abbandonato ha aspettato il suo umano per giorni

«Caro proprietario senza cuore di questo cane, oggi abbiamo letto un paio di e-mail da parte di persone che avevano notato il tuo cane abbandonato fra la 15esima e la Excelsior avenue. Guardando la data abbiamo visto che il tuo cane era lì seduto almeno da sabato mattina. Le abbiamo viste solo adesso perché eravamo molto impegnati. Così abbiamo deciso di andare a vedere se potevamo aiutarlo. Eravamo sicuri di trovarlo ancora lì. Lui ti stava aspettando»

Ecco come inizia la lettera che alcuni volontari del Kings SPCA-Rescue hanno scritto all’ignoto proprietario che ha abbandonato questo cane, un modo per alleviare la rabbia.

«Non ha mai lasciato il posto dove gli hai detto di rimanere. E’ sempre stato un bravo cane. E’ rimasto vicino all’ultimo posto dove ha visto la persona che più amava al mondo. Ha pensato che saresti tornato indietro. Guardava ogni macchina che si avvicinava sperando che stessi tornando per lui. Il tuo cane ha rischiato il congelamento, ha vissuto la fame e la paura per giorni perché sei un pezzo di m*** senza cuore. Lui ti stava aspettando»

I volontari sono rimasti particolarmente colpiti dalla reazione del cane quando hanno cercato di portarlo via da quel posto, la reazione di chi non voleva dire addio alla speranza di rivedere la persona amata

«Non è un cane cattivo. E’ un cane molto buono. Sei tu un cattivo amico. Hai abbandonato qualcuno che avrebbe dato la sua vita per te. Qualcuno a cui non importa quanto a lungo sei stato via per lavoro. Qualcuno che è felice se ti vede tornare sia che tu sia uscito solo per controllare la buca delle lettere o se sei stato via per giorni. Qualcuno che ti lecca le lacrime dalle guance e mangia il tuo cibo avanzato dal piatto. Ora non ti aspetterà più»

I volontari raccontano di essere rimasti seduti lì per ore nel tentativo di guadagnare la fiducia del cane, che si rifiutava persino di mangiare. Con molta pazienza, il cane si è lasciato accarezzare e si è fatto mettere il guinzaglio al collo, ma la parte straziante arriva adesso.

«E’ stato tranquillo fino al momento di andarsene. Voleva aspettarti. Si è rifiutato di andare al furgone. Ho portato il tuo grosso cane al furgone: il tuo grande e gentile cane era spaventato. Il tuo cane fedele. Ho portato il tuo cane lontano dall’ultimo posto dove ti ha visto.

Ha uluato per tutta il viaggio verso il nostro rifugio. E’ stato il lamento più doloroso che io abbia mai sentito. Era il suono del suo cuore che si spezzava. Voleva disperatamente tornare al posto dove lo hai lasciato. Ha continuato a guardare fuori dal finestrino mentre ci allontanavamo.

Il suo abbaiare è durato sin quando è venuto vicino al sedile del conducente e ha iniziato ad abbaiare verso di me. Ho iniziato ad accarezzarlo sulla testa e lui mi guardava in modo confuso, ma ha appoggiato la testa sulle mie ginocchia e ha piagnucolato sino al rifugio. Tu non meriti un cucciolo così speciale. Tu non meriti nessun cane. Il cane si dimenticherà di te. Troverà una buona casa e riceverà l’amore che merita».

A distanza di pochi giorni dalla pubblicazione di quella lettera, Banjo ha ricevuto decine di richieste di adozione. I volontari l’hanno scritta sia per rabbia nei confronti di chi lo ha abbandonato, sia  per sensibilizzare la gente perché cani speciali coma Banjo ce ne sono davvero tantissimi e sono tutti in attesa di una casa.

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