Dopo 35 anni dal disastro di Chernobyl, gli studiosi fanno una scoperta nelle aree che circondano la città distrutta

Chi non ha sentito del disastro che il 26 Aprile del 1986 ha colpito la centrale nucleare di Chernobyl. In seguito a questa terribile catastrofe le autorità hanno dovuto evacuare la città e le sue zone limitrofe. Gli scienziati che si sono occupati dello studio degli effetti delle radiazioni hanno concordato che l’area intorno alla centrale nucleare di Chernobyl è incompatibile con la vita.

Sono passati più di 30 anni per la precisione 35, da allora e quelle zone sono ancora disabitate. Ci sono molti curiosi che vorrebbero vedere quei posti ma la polizia controlla attentamente che nessuna persona non autorizzata superi le barriere di sicurezza.

Intorno alla zona vietata c’è un anello esterno dove il livello delle radiazioni e più basso. Questa zona è rimasta ugualmente disabitata perché le persone avevano paura a viverci ma i ricercatori hanno fatto una scoperta straordinaria proprio in quei posti.

In mancanza degli umani la natura si è ripresa quei posti…

La vegetazione è cresciuta rigogliosa e, per questo motivo sono stati avvistati tantissimi erbivori che hanno attirato anche i predatori: lupi, orsi, volpi e, addirittura, una lince iberica popolano i boschi intorno a Chernobyl.

Si tratta di una zona che si estende per circa 30 km intorno a Chernobyl e che nella sua parte esterna è compatibile con la vita.

La cosa straordinaria è che, dopo circa 100 anni dall’ultimo avvistamento, nei boschi dell’Ucraina è tornato anche l’orso bruno europeo.

Non mancano nemmeno i cavalli selvaggi, le alci e i bisonti. Il video che segue è del 2020.

Quello che ha scioccato i ricercatori è il fatto che in quelle zone devastate dall’esplosione e che avrebbero dovuto rimanere sterili e inospitali per sempre adesso la vita è tornata più forte che mai… Ma la cosa ancora più sorprendente è che questi animali sembrano sapere dove ci sono ancora le radiazioni e rimangono a una distanza di sicurezza.

Gli scienziati hanno istallato circa 42 telecamere nei boschi e sono riusciti a filmare questi meravigliosi animali.

Di fatti, a detta del professore Jim Smith dell’Università di Portsmunta, intorno a Chernobyl si è formata una vera riserva naturale.

Nel seguente video girato da un drone nelle zone evacuate di Chernobyl potete ammirare il modo in cui la natura si sia ripreso gli spazi che una volta appartenevano all’uomo.

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